LA CHIESA NOTRE DAME


La chiesa parrocchiale di Ramatuelle è addossata alle antiche mura che circondavano il villaggio.

Alla fine del XVI secolo, la chiesa parrocchiale di Ramatuelle fu distrutta in seguito alle Guerre di religione. I consoli della comunità decisero allora di ricostruirla senza chiederne l’autorizzazione al vescovo della diocesi o al priore. Questo nuovo luogo di culto edificato intorno all’anno 1582 fu addossato al bastione che cingeva il villaggio per fare economia della costruzione di un muro. Ma, nei decenni che seguirono, gli abitanti di Ramatuelle furono costretti ad inviare numerose lagnanze al vescovo di Fréjus, perchà il priore si rifiutava di pagare la sua quota dei lavori. La copertura non essendo finita, col brutto tempo pioveva nella chiesa e ci impediva la celebrazione del “culto divino.” è solamente ai primi anni del XVII secolo che questa chiesa fu finita collàapertura della grande porta datata 1620. Questa entrata è ornata di un ricco portale in serpentinite, più comunemente chiamata serpentina, porfiro verde di cui si son estratti i blocchi in una cava del quartiere Carrade a Cavalaire. Parecchi indizi lasciano supporre che la chiesa era all’origine disposta in senso opposto.

L’altare maggiore doveva dunque trovarsi al posto dell’attuale porta di entrata (si vedeno ancora ai lati le piccole nicchie di evacuazione delle acque di servizio dell’altare). La sagrestia attuale non esisteva ed il suo posto era occupato da una tribuna aperta sulla volta della chiesa e dominata da un grande asse di pietra visibile ancora al di sotto della sagrestia. L’occhio di bue che si apre sulla via del campanile illuminava allora l’interno della chiesa.Il campanile porta la traccia di una delle quattro torri di guardia attestate nel XIV secolo e che facevano parte della cinta fortificata. La sala delle guardie è stata conservata ed una parte del cammino di ronda corre lungo il tetto della chiesa. Queste torri erano indispensabili alla popolazione perchà permettevano di vedere i numerosi pericoli che venivano dal mare, o dalla pianura : i pirati barbareschi, soldati ed invasori di ogni tipo dei quali ci si tentava in tal modo di premunire.

La parte laterale sinistra della chiesa corrisponde al muro del vecchio bastione e comprende quattro archi. Il secondo arco conserva una vetrina blindata che presenta 3 santoni : San Giuseppe e la Madonna, XVI secolo) classificati a titolo di Monumenti storici ed un Bambin Gesù offerto dall’attore Jean-Claude BRIALY (1933 -2007) che ha risieduto a Ramatuelle. Nel terzo arco, si puù vedere il busto reliquiario di santà Andrea che divenne il patrono della parrocchia. Secondo la tradizione, Santà Andrea fu crocifisso a Patras (in Grecia, nel Peloponneso) nell’anno 60. Sarebbe stato martirizzato su una croce a bracci uguali detti poi, croce di santà Andrea. I busti reliquiari di San Tropez e Santa Maxime fiancheggiano quello di Santà Andrea. Il coro rinchiude una magnifica pala d’altare del XVII secolo (classificata), con una rappresentazione di Santà Andraea. Lo scenario dipinto sulla volta del XIX secolo è stato restaurato recentemente. Alcuni lavori hanno rivelato l’esistenza di scenari dipinti nel XVII secolo sui muri che sostengono la volta del coro. Il muro di destra ne propone una restituzione. A destra dell’entrata una placca commemora la memoria degli equipaggi di quattro sottomarini : il SM 2326, il Sybille, la Minerva, l’Eurydice, scomparsi al largo del capo Camarat di 1946 a 1970.

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